SEO Per LinkedIN: Consigli Per Ottimizzare il Tuo Profilo

Quando si sente parlare di SEO il nostro primo pensiero va, ovviamente, al sito web. E se vi dicessi che sempre di più i motori di ricerca mostrano i risultati di profili e post su LinkedIN, e su Google addirittura compaiono entro le prime 10 posizioni?
La SEO su LinkedIN, ora come ora, viene troppo spesso trascurata: forse è arrivato il momento di vedere LinkedIN come un qualsiasi motore di ricerca. Grazie alla possibilità di accedere ad un’ampia rete di professionisti, le opportunità diventano quasi illimitate. Visto che LinkedIN è la più popolare piattaforma per le aziende B2B che vogliono acquisite nuovi clienti, essere in grado di ottimizzare la propria presenza offre vantaggi sia da un punto di vista personale che professionale.
Vi state chiedendo da dove cominciare? Qui di seguito ho riassunto qualche spunto utile.

Occhio ai dettagli

Il primo passo: compilare il profilo il più attentamente possibile. Non siate pigri e cercate di fornire tutti quei dettagli utili ad elevare il vostro profilo. E non dovreste solo compilare i campi ma essere descrittivi, essere coinvolgenti e scegliere con cura le parole. Ho scritto descrittivi, ma, mi raccomando: se da una parte dovete far capire cosa fate, dall’altra, è bene lasciare un po’ di “curiosità” in chi vi legge. Nel Riepilogo usate liste o elenchi in modo da rendere tutto leggibile.

Scegliete un’immagine di profilo pulita e professionale. Sbagliato o no, consciamente o meno, le persone basano la loro prima impressione sulla tua immagine di profilo. Dedicateci un po’ di attenzione e non scegliete una foto sgranata, scattata in pizzeria la sera prima. Ah, lo sapevate che le immagini di profilo compaiono nella ricerca per immagini di Google? Datele un “nome” appropriato per aumentare le chance di comparire ai primi posti secondo le vostre keyword.

Un altro dettaglio che a volte sfugge: personalizzate la vostra URL inserendo il vostro nome e cognome. Se avete un nome comune, avete la possibilità di essere creativi, rimanendo però sempre professionali e chiari.

Sommario

Il Sommario è quella frase che compare accanto al vostro nome. Dovrebbe far capire subito che cosa fate, chi aiutate e come, includendo parole e frasi chiave della tua area di specializzazione. Quando scrivete da desktop, avete 120 caratteri a disposizione, mentre da mobile nel avete altri 90 in più. Questi caratteri extra possono darvi un bel vantaggio quando viene effettuata una ricerca per parole chiave.

Keyword

Proprio come vengono individuate determinate parole chiave per il lavoro di ottimizzazione di un sito web, è possibile fare lo stesso lavoro su LinkedIN e tenete in considerazione le intenzioni dell’utente. Non sovraffollate di keyword il vostro profilo.

Riepilogo

Quando qualcuno visita il vostro profilo, la prima sezione che legge è il Riepilogo, quindi è ovvio che debba essere scritto non bene, benissimo. L’autopromozione? Si può fare, ma cercate di puntare il focus su come siamo in grado di aiutare/risolvere situazioni. Le persone non visitano il vostro profilo per vedere che vi congratulate con voi stessi. Avete l’occasione di mostrare che voi siete la persona giusta che stanno cercando.

Altri suggerimenti molto interessanti li trovate ai link qui sotto, ma ricordate: nessuno vuole lavorare con un robot. Siate umani: è sempre la strategia vincente.

 

SEO, SEM e SEA – Una spiegazione semplice per i non addetti ai lavori

Nel mondo digitale abbiamo spesso a che fare con gli acronimi che, per chi lavora nel settore, hanno un significato chiaro e univoco e, per chi il digitale lo vive in modo indiretto e non in prima persona, possono portare a equivoci e interpretazioni errate.
Penso, per esempio, a quell’imprenditore che, spinto dal desiderio di attrarre nuovi clienti, vorrebbe (giustamente) rivolgere parte delle sue risorse al search marketing, salvo poi trovarsi a non sapere quale strategia scegliere o prendere decisioni sbagliate per non aver colto importanti differenze.

In questo articolo parlerò della differenza tra SEO, SEM e SEA, tre acronimi che possono destare equivoci e magari portare a interpretazioni e, di conseguenza, a investimenti errati.

Prima di scrivere le definizioni però, è bene ricordare che ci sono due metodi base per rendersi visibili sui motori di ricerca:

1 – Comparire nei risultati organici o naturali: è la lista che appare in modo naturale (SERP), senza pagare Google/Bing/Yahoo.

2 – Comparire nelle Paid Search Ads, ossia gli annunci a pagamento. Se paghi ci sei, quando smetti di pagare, non ci sei più. Continua a leggere

Cosa fare se il tuo sito è stato penalizzato da Google

Google cambia i suoi algoritmi piuttosto spesso per assicurare migliori e sempre più accurati risutati.

Chiunque abbia un minimo di feeling con il mondo SEO, avrà sentito parlare degli aggiornamenti di Penguin e Panda, due degli algoritmi più famosi, che vanno ad influire sul duro lavoro di ottimizzazione di un sito.

Panda ha l’obiettivo di affondare i contenuti di scarso valore. I suoi aggiornamenti prevedono diversi cambiamenti, alcune volte di minore entità, altre invece possono completamente distruggere tutte le fatiche fatte per la SEO di un sito.

Penguin ha il compito di vigilare sulla qualità dei link e sull’uso di tecniche SEO “estreme”

Per questa ragione è essenziale monitorare gli aggiornamenti degli algoritmi.

Come capire se il tuo sito è stato penalizzato

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La tua campagna SEO non ingrana? Ecco quali verifiche devi fare

Hai venduto un progetto SEO ad un cliente, targettizzato le giuste keyword, ottimizzato il web design, promosso il sito e ottenuto link di qualità… ma a distanza di 3 o 4 mesi ancora la campagna non funziona come dovrebbe.

Che cosa mai potresti fare ora?

Qui c’è una checklist di tre passi per rivedere il processo e cercare quei blocchi che ne impediscono il successo.

Da un punto di vista on-site, ecco che cosa dovresti controllare.

Il check iniziale sul cliente

Procedi con ordine. Controlla il lavoro che è stato fatto in relazione a come a come va avanti il frenetico mondo dei motori di ricerca. Gli errori potrebbero essere in qualunque momento del processo. Google, per esempio, potrebbe avere fatto un aggiornamento che colpisce il tuo cliente in modo inatteso. O peggio, i competitor hanno pensato di reagire e hanno vinto.

Rivedi qualsiasi cambiamento sul ranking e sul traffico, e compara risultati e date relative agli aggiornamenti di Google.

Identifica chi sono i competitor del tuo cliente, com’è posizionato il loro sito rispetto a quello del cliente e con quali keyword, cerca di capire cosa hanno fatto per essere i migliori. Hanno un dominio più azzeccato? E riguardo ai loro link?

Controlla le parole chiave con cui vuole essere trovato il cliente. Sono molto competitive? E’ giusto puntare in alto, ma anche essere realistici. Il cliente deve considerare delle alternative a quelle troppo competitive.

keyword research competitività parole chiave

Più generiche sono le parole chiave e più alta è la competitività

Il check tecnico

Dopo aver valutato la situazione di base del cliente, controlla che da un punto di vista tecnico sia tutto perfetto.

Scopri se il sito del cliente è stato effettivamente indicizzato su Google o meno, usando il comando “site:nomesito.com
controllo tecnico seo comando site

Scopri se i crawler hanno indicizzato sia la versione http che la https. Non importa quale usa il cliente ma non devono esserci entrambe. Non deve verificarsi il caso di due pagine di cui una sia http://www.nomesito.com/pagina1 e un’altra che invece è https://nomesito.com/pagina2

Successivamente controlla se compaiono duplicati della homepage. Puoi utilizzare ancora il comando di prima, però aggiugi le più comuni estensioni per esempio:

nomesito.com/index.html
nomesito.com/index.htm
nomesito.com/index.php

Dopo di chè controlla se il sito presenta contenuti che riguardano gli argomenti delle parole e frasi chiave.
Possiamo usare questo comando, sempre sulla barra di ricerca di Google: site:nomesito.com intitle:”parola chiave” che come risultato ci darà la lista dei titoli che contengono la parola chiave prescelta. Nel caso non vi ritorni alcuna pagina, potresti pensare alla creazione di un pagina con un contenuto ben scritto e utile in prospettiva a ciò che sta cercando il cliente in relazione a quella parola chiave.

check tecnico seo comando intitle

Il Webmaster Tools check

E’ il momento di aprire Google Webmaster Tools: ci sono miglioramenti HTML consigliati? Potrebbero esserci titoli, descrizioni o tag duplicati, o altri problemi legati al codice HTML.

E’ un problema legato all’ottimizzazione per mobile? Se il sito non è stato ottimizzato per i dispositivi mobili, il bounce rate potrebbe essere molto più alto della media.

Usa Webmaster Tools per vedere cosa effettivamente accade nel tuo sito. Guarda quali keyword sono riportate nella sezione “query di ricerca” e controlla quali siti hanno link verso il cliente.

Guarda se c’è stato un improvviso calo o aumento delle pagine indicizzate. Qualsiasi variazione anormale necessita di ulteriori approfondimenti. Una modifica sul sito potrebbe averne compromesso il ranking. potrebbero essere stati configurati dei parametri Url in modo scorretto, il file robots.txt potrebbe bloccare pagine importanti e il cliente potrebbe aver rimosso inconsapevolmente delle pagine.

Si è verificato un alto numero di pagine 404 durante la campagna? Sono riportati errori 403 (accesso negato) o 500 (errore interno del server)? Se Googlebot ha difficoltà di comunicazione con il server DNS , potrebbe essere un problema con l’azienda che ti fornisce l’hosting

Infine potrebbero esserci problemi di sicurezza derivati da malware o azioni di pirateria informatica. In questo caso, leggi la guida Google in proposito e, in caso di attacco, qui puoi capire come comportarti.

In conclusione, la Seo è una macchina complessa. Molte cose possono andare nel verso sbagliato e rimediare potrebbe essere più complicato del previsto. Con un approccio sistematico è possibile capire dove stiamo sbagliando, e non solo possiamo rimetterci in carreggiata ma anche diventare più forti.

Questo è un estratto dall’articolo che trovi su Search Engine Watch.

Poteva mancare l’infografica? Certo che no! Eccone una molto completa che propone una guida visuale alla SEO

Guida Visuale SEO

 

La nuova era della SEO: perché il tuo approccio dovrà cambiare.

Il vecchio adagio “adattati o muori” non potrebbe essere più vero, quando si parla di strategie SEO.

Le Best Practice SEO stanno cambiando, che lo vogliamo ppure no. Anche se ti senti sicuro nella strategia che hai adottato da anni, sappi che l’immobilità in questo campo non è consigliabile. E’ importante abbandonare il vecchio modo di pensare ed evolvere insieme a Google e gli altri motori di ricerca per cercare di ottenere successi a lungo termine.

Come evolverà la SEO nel 2015

Per capire come evolvere la tua strategia stando al passo dei motori di ricerca, comincia con il riconoscere come tutto sta cambiando. Uno dei modi migliori per farlo è suddividere compiti e metodi SEO e controllare cosa era raccomandato prima e cosa è consigliabile fare ora secondo i motori di ricerca.

QuickSprout ha creato questa eccellente infografica dove si possono vedere le pratiche old seo a confronto con la nuova SEO.
Ecco quali sono i parametri da considerare nel confronto SEO di oggi e SEO di ieri.

1 La mentalità SEO

Passato: tempo fa, l’obiettivo era focalizzarsi sulle keywords e acquisire posizioni sulla SERP.

Presente: bisogna essere concetrati sulla reputazione del brand, come le persone sono coivolte, e la qualità del prodotto/servizio. Alla fine dando la giusta attenzione a questi elementi, migliora anche il ranking grazie all’incremento delle condivisioni e link naturali.

Nelle attività da fare per la SEO in-house, la ricerca delle keyword risulta solo al 4 posto: al vertice troviamo l’Analisi, al secondo posto la creazione di contenuto, al terzo social media marketing.

2 Mentalità da “keyword”

Passato: seguendo le orme della mentalità seo del passato, gli operatori di settore avevano un solo ed unico focus: le keyword. Individuavano una parola chiave su cui posizionarsi e quindi si focalizzavano su quel termine soltanto.

Presente: ora si basa tutto sull’intenzione dell’utente. Bisogna tenere in considerazione lo scopo della parola chiave e le ricerche basate sulle long tail. Questo è il momento in cui entra in gioco il Semantic SEO: è il momento di diventare creativi nelle query di ricerca.

Il 70% del traffico di ricerca deriva dalla long tail.

3 Approccio del Contenuto

Passato: il contenuto era sempre pensato per essere scritto appositamente per i lettori, ma non significa che venisse fatto nel modo in cui intendiamo oggi. Nel passato l’obiettivo era scrivere del contenuto che si posizionasse bene sulla SERP, usando il giusto numero di keyword.

Presente: grazie all’algoritmo Panda, abbiamo imparato che il contenuto deve essere scritto per i lettori, per dare valore e utilità. Ora i contenuti sono orientati al coinvolgimento della propria audience e alla coerenza.

4 Buone pratiche di link building

Passato: nonostante si supponesse che venissero seguite regole White hat, purtroppo in molti casi non era così. Tutto si riduceva a a piazzare ovunque fosse possibile la parola chiave e su qualsiasi sito.

Presente: i link al giorno d’oggi si devono guadagnare. E’ molto importante costruire relazioni e costruirsi link da risorse coerenti e di livello. Questo non vuol dire che directoy, forum e altre tattiche di link building non sono più pratiche accettate, ma significa solo essere molto più selettivi.

5 Social media Attitude

Passato: in passato i social media non erano visti come una leva per facilitare la crescina di un brand poiché i social signal non erano ancora fattori determinanti per il ranking su Google o su altri motori.

Presente: oggi i social media hanno lo stesso valore della SEO per la maggior parte delle aziende. Anche se i social non sono tecnicamente un fattore di ranking, l’opportunità di connettersi alla propria audience e, quindi, incrementare la visibilità, ha un valore immenso.

SEOThenVsNow

E’ importante che siate sicuri di evolvere insieme ai motori di ricerca e pensare costantemente a questi cambiamenti quando create la vostra strategia. Uno dei punti più importanti di questa nuova era SEO è il content marketing. E non è così perchè lo leggete nei vari articoli in giro per il web, ma perchè funziona!

Posizionamento su Google: quali fattori sono in gioco

Chi lavora da tempo in campo SEO, si ricorderà che, all’inizio, l’ottimizzazione on-page si riferiva meramente al piazzamento massivo di keyword.
All’epoca, ai motori di ricerca piaceva vedere le parole chiave sistemate in determinati posti nel codice, tanto da rappresentare un vero e proprio indicatore di rilevanza della pagina.
Oggi questo semplice approccio non funziona più, per due motivi: Continua a leggere

Piccola guida SEO per il content marketing

Come identificare il tuo cliente ideale e come collegarlo alle tue frasi chiave?

Ce lo spiega un’infografica che rappresenta una vera e propria piccola guida per chi vuole aumentare le entrate dai loro clienti. Andiamo ad esaminarla nel dettaglio.

Chi è il tuo più forte cliente potenziale che ama il tuo brand/i tuoi prodotti?

Who-Loves-You-2Scoprire chi ti ama è più comunemente noto come identificare il tuo cliente ideale. Ogni segmento della tua strategia di digital marketing (SEO, SEM, Social ecc.) deve essere valutato in base alla percezione di chi sia il tuo cliente ideale. Continua a leggere

Ecco la tavola periodica dei fattori per una SEO di successo

La SEO potrebbe sembrare, agli occhi di chi non è uno specialista, più simile all’alchemia che alla scienza. Ma non è così. I motori di ricerca ricompensano quelle pagine che hanno la giusta combinazione di fattori, o segnali, di ranking. La SEO riguarda proprio il controllo dei contenuti che generano il giusto tipo di segnali. Continua a leggere

Sette statistiche SEO da non sottovalutare

Dire che l’ottimizzazione per i motori di ricerca è importante per qualsiasi tipo di lavoro o impresa è dire poco. Parte fondamentale del digital marketing, la SEO aiuta a rendere visibile il tuo sito sui motori di ricerca e soprattutto aiuta a determinare il ranking nei risultati organici.

Più efficace sarà la SEO e maggiori saranno le possibilità di aumentare il posizionamento. Continua a leggere