Come ottimizzare una Landing Page

Una landing page è una pagina di atterraggio.
Ovvero, quando l’utente legge la tua email promozionale o il tuo annuncio pubblicitario su una qualche piattaforma social, ad un certo punto si presuppone che arrivi clicchi su un link: questo link deve portare al tuo sito. Naturalmente, non possiamo farlo “atterrare” sulla homepage o su altre pagine generiche, ma dovrà essere creata una pagina con un contenuto studiato ad hoc. E’ la prima occasione che abbiamo per convincere un utente a procedere in ottica di un acquisto o di qualsiasi azione vogliamo che compia (download di un ebook, iscrizione ad un evento ecc..)

Ottimizzare la landing page per potenziali clienti è la chiave per acquisire un ritorno di investimento (ROI).
Non è semplice dare linee guida generali per l’ottimizzazione di una landing page perché ogni lavoro, ogni evento, ogni pubblico è diverso. Alcuni utenti vogliono informazioni concise, mentre altri preferiscono averne il più possibile.

Quindi, trovare il giusto equilibrio può essere un lavoro complicato e richiedere un bel po’ di pazienza e provare e sbagliare e riprovare ancora. Continua a leggere

I 7 peccati capitali di una Landing Page

Dopo aver spiegato come deve essere una Landing Page efficace, perché non analizzare  come NON deve essere?

Se è ben progettata una Landing Page arriva al suo scopo, e cioè aiutare il tuo sito a convertire utenti in clienti e a raccogliere informazioni e contatti. Se è costruita male una Landing Page può avere l’effetto contrario!

Questi sono i 7 errori che una Landing Page dovrebbe evitare a tutti i costi.
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Rendere efficace una Landing Page

Traducendo in modo letterale, per Landing Page s’intende generalmente la pagina di atterraggio sulla quale il cliente potenziale arriva al termine dell’azione pubblicitaria, che può essere una campagna PPC (come ad esempio un annuncio Adwords), un banner presente in una webpage, un link all’interno di una mail promozionale.

Ottimizzare una Landing Page ha come scopo quello di migliorare la percentuale di visitatori verso il sito, che possono quindi diventare da semplici utenti a possibili compratori e quindi futuri clienti. Tutto questo in un limitatissimo arco temporale, tra il decimo di secondo e i 4 secondi, durante i quali si forma la prima impressione. Se poi si considera che statisticamente il 50% dei visitatori di una Landing Page se ne va entro 8 secondi, il tempo a disposizione è poco più che un battito di ciglia.
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