Blab: cos’è e come funziona

C’è vento di rinnovamento nel campo delle dirette streaming!

Avete mai sentito parlare di Blab?

Io l’ho provato con Roberto Gerosa (che ha scritto un utilissimo articolo sul test effettuato ieri) e Paola Chiesa e… mi sono davvero emozionata!

Ok, è vero, io non sono molto avvezza agli strumenti di video streming, quando mi capita di usarli mi agito sempre un po’.
Anche con skype ho sempre avuto poca confidenza perché il vedere la mia faccetta lì sul monitor, sapendo che anche l’altro la stava guardando, mi ha sempre creato imbarazzo. …E difatti ieri mi sentivo così coinvolta, che prima di mettermi davanti al PC, mi sono persino lavata i denti, per non fare brutte figure! 🙂

Ma non usciamo dal seminato.

Cos’è Blab?

E’ una piattaforma che permette di effettuare dirette video in streaming.

Come funziona?

La caratteristica principale è la possibilità di riunire fino a 4 partecipanti attivi.
Sono conversazioni pubbliche, che possono essere viste da tutti coloro che si trovano sulla piattaforma, chiunque si può mettere in lista e usare la chat, ma non introdursi nella conversazione a meno che non siano invitati e prendano il posto di uno dei quattro partecipanti.

Per iniziare, si entra con le  credenziali che si usano per Twitter. Una volta dentro, siamo già pronti per partire.
Attraverso le impostazioni siamo liberi di cambiare la bio o la foto (che in automatico vengono prese quelle del nostro profilo Twitter).
Quando effettui l’accesso, tutti i nostri contatti Twitter che usano Blab vengono avvisati tramite notifica che ci siamo aggiunti anche noi.
Per dare il via ad una video diretta (in gergo, un Blab), basta cliccare sul bottone viola vicino alla foto del profilo. Poi si aggiunge un titolo e si possono scegliere delle parole chiave relative all’argomento di cui si parlerà.

E’ possibile impostare un orario o partire immediatamente con la diretta.

Se siamo i moderatori della conversazione possiamo scegliere anche di registrare tutto il Blab (la piattaforma è in versione beta e può dare qualche problema, come ha riscontrato anche l’amico Luca Bozzato nel suo streaming su LinkedIn). Alla fine della registrazione, riceveremo una mail con due link, ad un audio MP3 e ad file video MP4 da scaricare.

Una volta scaricati, si possono pubblicare anche su youtube o come podcast su iTunes o nel nostro host preferito.

Quando uno dei quattro posti è libero chiunque può chiedere di entrare a far parte del Blab, sarà compito del moderatore accettarlo: la caratteristica interessante è che è possibile strutturare una conferenza di gruppo in cui, a rotazione nei quattro posti, possano intervenire ‘n’ partecipanti.

Nessun cuoricino su Blab

Fortunatamente, al posto dell’ormai iper-stra-usato cuore, ci sono due manine per inviare feedback spontanei ai partecipanti.

Conclusione

In sostanza, Blab offre la possibilità di effettuare video conferenze di gruppo che perfeziona quello che Google stesso aveva tentato di fare con hangout. Essendo ancora in beta, potremmo riscontrare qualche piccolo intoppo, inoltre non permette la condivisione di file (per ora), ma è un luogo simpatico dove poter fare le classiche quattro chiacchiere con quattro amici, magari quelli lontani che non vediamo mai o che conosciamo solo attraverso i social e a cui abbiamo voglia di associare una voce e vedere quei modi di fare unici e personali che la semplice conoscenza virtuale non consente.